Traguardi propone l’utilizzo di bond comunali e “green bond” per finanziare gli investimenti strategici: in un momento di grave crisi, progettare lo sviluppo della Verona dei prossimi decenni può ridare fiato al tessuto economico e produttivo

«Verona e il suo territorio stanno fronteggiando una drammatica situazione economica, e le casse comunali, già svuotate da molti mancati introiti, basteranno forse solo per sostenere la sola spesa corrente. Rischiamo la paralisi degli investimenti, mentre è proprio questo il momento in cui bisogna iniettare fiducia e risorse nel sistema produttivo, per farlo ripartire» spiega Tommaso Ferrari.

«Il Comune deve fare la sua parte con un vasto programma di investimenti strategici, individuando i settori trainanti per Verona nel prossimo futuro e lanciando progetti ambiziosi che generino ricchezza. Per farlo, però, è necessario ricorrere a strumenti finanziari nuovi per reperire fondi: chiediamo che il Comune valuti l’emanazione di bond comunali per  finanziare investimenti in settori strategici, come l’efficientamento energetico, la riqualificazione degli immobili, le infrastrutture e la sostenibilità ambientale».

«Questo strumento è già a disposizione degli enti locali – prosegue Giacomo Cona – dal 1994 la legge consente di lanciare i Buoni Ordinari Comunali, prestiti obbligazionari destinati esclusivamente al finanziamento di investimenti, non di spesa corrente. Un mezzo che consente ai comuni di recuperare sul mercato le risorse necessarie per realizzare progetti redditizi in termini di risparmi o maggiori entrate, in modo da poter restituire il prestito con termini superiori ai cinque anni».

«Potrebbero chiamarsi Verona bond, o Green bond, ed essere vincolati a investimenti in sostenibilità ambientale, efficientamento energetico o economia circolare, ma anche in interventi di rigenerazione urbana, recupero di aree dismesse o realizzazione di nuove infrastrutture, tutte cose che Verona attende da tempo e che possono mettere in moto economie virtuose stimolando numerosi settori produttivi e professionali».

«I bond comunali sono uno strumento ampiamente utilizzato in Europa – conclude Pietro Trincanato – soprattutto in Germania dove sono frequenti le emissioni di Municipal bonds da parte dei Lander, con ottimi risultati sia dal punto di vista della sostenibilità economica e della redditività per i privati, che dal punto di vista dell’efficienza degli investimenti pubblici». 

«Chiediamo che il Comune si confronti con le istituzioni finanziarie e le rappresentanze economiche e professionali della città per valutare la possibilità di emettere i Verona Bond ed elaborare un piano di rilancio economico. In questi giorni non mancano le proposte da parte del tessuto produttivo veronese: coinvolgiamo tutti i soggetti e lavoriamo insieme per rilanciare Verona».