Il movimento civico, che fin dall’inizio dell’emergenza ha fatto appello all’unità e alla collaborazione, già al lavoro per elaborare le proposte per la ripresa. “Priorità? I settori più colpiti: turismo, commercio e cultura!”

«È un risultato importante, ottenuto grazie al senso di responsabilità delle opposizioni e al nostro appello alla maggioranza, per una gestione collettiva della ripresa» commenta soddisfatto Tommaso Ferrari, membro della neo-insediata Commissione temporanea “Emergenza Coronavirus” che il momento Traguardi aveva reclamato fin dai primi focolai dell’emergenza, rendendosi disponibile a ritirare gli emendamenti al bilancio per liberare risorse più rapidamente.

«Ora dobbiamo metterci al lavoro: si inizierà da questa settimana, ma Traguardi in questi mesi di lockdown non ha interrotto la sua attività di contatto costante con i veronesi. Tante dirette con esperti su Facebook, Instagram e YouTube, per tenere informati i cittadini sull’emergenza, ma anche un’indagine approfondita dei settori più esposti, da cui sono scaturite alcune delle proposte che presenteremo in commissione»

«Se la crisi ha colpito duro tutto il nostro sistema economico, è indubbio che ci siano settori che hanno patito e patiranno di più. Tre su tutti: il turismo, il commercio – soprattutto bar, ristoranti e attività per cui ora è stata rimandata l’apertura – e cultura, vera Cenerentola del nostro dibattito pubblico. Le risorse non sono infinite, e quando andranno individuate delle priorità per decidere dove destinarle noi indicheremo queste. Con proposte molto concrete che mettiamo fin d’ora a disposizione della Commissione – spiega Ferrari – Sul fronte turistico, è chiaro che questa emergenza ha reso più evidenti alcune storture pregresse del nostro sistema. Problemi già noti, come quello dell’overtourism (il turismo mordi e fuggi), e di cui forse non ci eravamo accorti, come la disaffezione dei veronesi dal centro storico. Non possiamo immaginare che tutto ritorni come prima, le conseguenze saranno di lungo periodo. E forse questa crisi può essere l’occasione per puntare su un turismo più sostenibile e redditizio, con visitatori più distribuiti sul territorio e che restano più a lungo. Per questo, vogliamo offrire ai proprietari di immobili che in questi anni hanno aperto locazioni turistiche ma vedranno calare la clientela condizioni vantaggiose per riconvertirsi agli affitti tradizionali, così da desaturare almeno in parte il mercato turistico e rispondere all’emergenza abitativa, ripopolando alcuni quartieri. Traguardi aveva già proposto l’IMU azzerata per gli affitti agli under 35: ora quel progetto è più attuale che mai, e potrebbe anche essere esteso ad altre categorie».

«Il commercio al dettaglio, e la ristorazione in particolare, hanno pagato un prezzo immane a questa crisi. Si rialzeranno, ne siamo sicuri, ma le istituzioni devono dare una mano. Proponiamo che il Comune offra ai proprietari di immobili sgravi IMU, anche pluriennali, se decideranno di sospendere o ridurre gli affitti. In sostanza, per i contratti commerciali registrati prima del 1 febbraio 2020, il Comune sconta al proprietario lo stesso valore che il proprietario sconta all’attività in affitto. Accanto a questo, una parola: semplificazione. Proponiamo una finestra di tempo, almeno fino a fine anno ma estendibile in base agli eventi, con procedure semplificate per l’autorizzazione di nuovi plateatici, anche più distanti dai locali rispetto a quelli ordinari, e la possibilità di organizzare piccoli eventi con musica – nel rispetto delle norme della Fase 2 – in deroga rispetto ai regolamenti attuali. Meno carte e meno vincoli, per una città che torni a vivere, ma senza anarchia!»

«Infine, la cultura, un settore sfaccettato ma accomunato da contratti spesso precari e bilanci sempre risicati, che la crisi rischia di spazzare via. Un settore in cui bisogna investire, senza esitazioni, anche per rimettere in moto il turismo: ripensiamo gli eventi, rendendoli decentrati, più numerosi e meno affollati, investiamo su itinerari di trekking urbano, facciamo bandi per progetti culturali sostenuti dal Comune, liberalizziamo gli artisti di strada, immaginiamo nuovi festival (teatrali, musicali, artistici) che attirino visitatori senza concentrarli. Mostre all’aperto, percorsi shakespeariani, musica diffusa: le strade sono molte, e Verona deve percorrerle tutte per ripartire più forte di prima!»