Traguardi sulla presentazione a Forte San Procolo, assegnato dal Demanio al Comune per un anno: perché il progetto sia vincente investiamo su progettazione ambiziosa e capacità di sfruttare i fondi europei.

«Siamo molto felici dell’assegnazione temporanea, che speriamo diventi definitiva tra un anno, di Forte San Procolo al Comune; da tempo sosteniamo la grande importanza del verde urbano e di costruire itinerari culturali al di fuori delle zone ad alta densità turistica: questa è un’occasione più unica che rara di riqualificazione storica e per migliorare la vivibilità di un’area residenziale importante di Verona» spiega Giacomo Cona, responsabile per la terza circoscrizione di Traguardi.«Dopo il primo intervento sul verde, però, bisognerà pensare al restauro e alla rifunzionalizzazione del Forte, e già iniziamo a sentire la solita storia della mancanza di soldi. Se ci sono i progetti, però, si possono trovare anche i fondi per finanziarli, specialmente quelli provenienti dall’Unione Europea. Non capiamo allora perché la proposta di Traguardi di destinare risorse comunali all’europrogettazione sono sempre sempre inascoltate. Il primo passo per realizzare grandi opere di riqualificazione, come quella del Forte Procolo, annunciata in grande stile, è dotarsi di competenze tecniche e specifiche per riuscire ad intercettare i (numerosi) fondi a disposizione. Non si perda tempo»

«Non possiamo non notare, inoltre, l’ingombrante assenza dell’assessore alla Cultura alla presentazione del progetto. Segno forse di  una giunta sconnessa e di una squadra sempre più frammentata da logiche partitiche? Il Comune chiarisca se intende gestire il patrimonio di architettura militare, che è il motivo per cui Verona è patrimonio UNESCO, come una questione puramente urbanistica o con un progetto culturale complessivo, anche in considerazione della candidatura a capitale della cultura 2022».«Un’ultima domanda per l’amministrazione – conclude Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi – se è possibile chiedere al Demanio (ed ottenere) beni da riqualificare e valorizzare, perché non si segue la stessa strategia anche con il circolo Ufficiali a Castelvecchio? Se il Comune ha le idee chiare ed una reale strategia complessiva per una città riqualificata e valorizzata nei suoi numerosissimi tesori nascosti la comunichi e la applichi. Se, come temiamo, si tratta solo di proclami ed annunci, saranno i veronesi a giudicare l’ennesima delusione firmata Sboarina».