Le proteste degli esercenti di questi giorni testimoniano la necessità di interventi efficaci e rapidi. L’adesione maggioranze e opposizioni in cerca di consensi serve a poco: in attesa della riapertura, Traguardi propone interventi concreti per dare ossigeno ai settori più colpiti dall’emergenza coronavirus.

L’emergenza sanitaria legata al coronavirus si è rapidamente trasformata, come prevedibile, in una nuova crisi economica. Una crisi di sistema, che ha colpito la quasi totalità delle attività economiche del Paese, ma che rischia di rivelarsi fatale per alcuni settori in particolari, come emerge con chiarezza ora che siamo alla vigilia del lento ritorno alla normalità.

Anche a Verona commercianti e ristoratori stanno pagando un prezzo particolarmente salato: realtà piccole, spesso a gestione famigliare, che non sempre dispongono di grandi riserve di cassa ma, al contempo, generano posti di lavoro. Attività ferme da due mesi, e che dovranno attendere ancora per tornare a lavorare, con un solo risultato: zero guadagni, molte spese. Una situazione critica che in moltissimi hanno deciso di denunciare, organizzando manifestazioni nel weekend del 2-3 maggio.

In attesa che il governo intervenga, tanto dal punto di vista economico con aiuti, sgravi e incentivi, quanto sul fronte delle riaperture, dando regole e scadenze certe, la politica locale non può limitarsi ai gesti di vicinanza simbolica che puzzano di sciacallaggio elettorale, o ad alimentare la confusione normativa con ordinanze, deroghe, promesse impossibili. Deve, invece, intervenire concretamente con i mezzi che ha a disposizione.

Pensiamo che il Comune disponga di uno strumento rapido ed efficace per aiutare davvero le categorie più in difficoltà: stabilire agevolazioni e sgravi sull’IMU. La più “ricca” delle imposte locali, sulla quale il Comune ha ampia discrezionalità d’azione, va rimodulata in favore delle categorie che in questo momento si trovano in una situazione di entrate zero e costi elevati, affinché non siano costrette a scegliere fra pagare l’affitto e licenziare un dipendente.

A giugno il Consiglio Comunale dovrà deliberare le nuove aliquote IMU per il 2020, e la legge nazionale dà al Comune ampi margini di libertà nello scegliere quali categorie agevolare e in che misura farlo. Chiediamo che il Comune di Verona offra ai proprietari di immobili che ospitano attività commerciali sgravi IMU, anche pluriennali, a fronte della disponibilità a sospendere o ridurre gli affitti.

In sostanza, per i contratti commerciali registrati prima del 1 febbraio 2020, il Comune sconta al proprietario lo stesso valore che il proprietario sconta all’attività in affitto. Non un intervento risolutivo per tutti, forse, ma senza dubbio una boccata d’ossigeno per tantissime attività, in attesa della riapertura.

Sappiamo che quella attuale è una situazione difficile per tutti, ma proprio per questo occorre fare sistema, ognuno rinunciando a qualcosa per garantire a tutti una ripartenza più rapida e forte.